5 dicembre 2017. In una sala gremita del Centro Congressi della Fiera del Levante di Bari è andata in scena la prima edizione pugliese e del Mezzogiorno del Wired Digital Day. Dall’economia che fa leva sui talenti italiani per diventare più produttiva e innovativa, all’impresa di fronte al cambiamento epocale dell’intelligenza artificiale; dai Big Data con il loro contributo allo sviluppo del territorio, alle sfide del digitale anche per le micro e piccole imprese, fino alla rivoluzione della finanza con le monete digitali. Sullo sfondo protagonista assoluta quella quarta rivoluzione industriale che ha visto la luce all’inizio del 2017 nel Piano nazionale e da pochi mesi è entrata nella sua seconda fase con “Impresa 4.0”, una corsa verso una rivoluzione rispetto alla quale le competenze digitali delle imprese risultano tuttavia ancora inadeguate. E mentre l’innovazione può contribuire ad innalzare la qualità anche del prodotto turistico, si fanno largo le prossime destinazioni della medicina e della genetica. L’ibernazione nelle parole del primo scienziato che ha ibernato un mammifero nel 2013, apre le porte sulle grandi applicazioni in campo terapeutico, ad esempio per i pazienti colpiti da ictus, ma anche nelle esplorazioni spaziali. E se il cibo ha il potere di cambiare il nostro dna, la robotica permette grazie ad esoscheletri ed arti robotici di rendere autonomi pazienti paraplegici velocizzando e rendendo più efficaci le terapie riabilitative.
Si schiude così una finestra sul futuro che entra prepotentemente in sala come fosse una diretta, mentre all’esterno un’esposizione di prototipi innovativi fa toccare con mano le innovazioni di un futuro tutt’altro che lontano.
È stata la Regione Puglia a voler portare a Bari per la prima volta nel Mezzogiorno e in Puglia, un evento di questa portata, organizzato da Wired Italia, brand editoriale internazionale sinonimo di innovazione, tecnologia e ricerca in collaborazione con Regione Puglia, Puglia Sviluppo SpA, ARTI - Agenzia regionale per la tecnologia e l’innovazione e InnovaPuglia SpA.
L’ha rimarcato lo stesso presidente Michele Emiliano, intervistato dal direttore di Wired, Federico Ferrazza.
“Se l’Innovazione resta un concetto solo sulla carta- ha detto- sarà difficile che riesca a cambiare il destino delle persone. Se invece diventa un modo di essere, di pensare e di sparigliare il pensiero omologato, può determinare il destino di un territorio, di una città, di un’azienda, di un gruppo di persone, di un gruppo di ricerca. Può essere il mezzo attraverso il quale si creano legami, si scambiano idee, si rafforza un’autostima che è fondata sulla capacità, tutte le volte, di reagire alle minacce trasformandole in opportunità, di trasformare punti di debolezza in punti di forza".
"Insomma, in Puglia il cammino dell’innovazione non è semplicemente un punto di un programma elettorale. È un’idea stessa che questa regione da tanti anni persegue. Noi continuiamo a ragionare così. Sappiamo che i nostri limiti possono essere superati solo grazie ad un pensiero collettivo basato sulla partecipazione e su visioni ampie che uniscono la società, anziché segmentarla e dividerla”.
Il tema di Industria e Impresa 4.0 è tornato nell’intervista all’assessore allo Sviluppo economico Michele Mazzarano. “Su questo tema già molto è stato fatto con incentivi come i Contratti di Programma e i Pia, gli aiuti per le imprese innovative e tanti altri interventi fino all’ultimo arrivato, TecnoNidi, per le start up tecnologiche. Al momento sono allo studio nuovi strumenti per l'aggiornamento digitale delle Pmi che favoriscano l'innovazione di processo e di prodotto, anche attraverso l'acquisto di nuova strumentazione. I nuovi incentivi saranno a sportello per consentire alle imprese di innovare quando sono pronte, perché innovazione è anche velocità di intervento. Avere strumenti a sportello favorisce questi processi”.
Alla domanda “Se dovesse fare un appello a chi vuole aprire o sviluppare un'azienda innovativa in Italia ma non sa ancora dove, cosa gli direbbe per convincerlo a venire in Puglia?”, Mazzarano ha risposto: “Gli direi che con il nuovo ciclo di programmazione gli investimenti esteri superano già i 457 milioni di euro. Ciò vuol dire che il 55% degli investimenti generati dall’incentivo dei Contratti di programma regionali, che si rivolge alle grandi imprese, proviene da gruppi esteri. Nel vecchio ciclo di programmazione questa percentuale non superava il 45%. È avvenuto perché investire in Puglia conviene per via dei nostri incentivi che abbattono i costi degli investimenti, ma gli direi anche che venendo qui trova una forza lavoro competente e affidabile con una formazione eccellente, trova un ecosistema dell’innovazione fatto di università, centri di ricerca, distretti produttivi e tecnologici, che alimenta 386 start up e che la Puglia è la prima regione nel Mezzogiorno per spin off”.
Mazzarano ha poi presentato le start up e imprese innovative pugliesi The Qube, Item Oxygen - La Stazione Dell’innovazione, The Piranesi Experience, Roboze, Archiproducts, Macnil Gruppo Zucchetti che hanno spiegato le ragioni del proprio successo avvalendosi di una parola chiave.
L’assessore alle Politiche giovanili e Cittadinanza sociale della Regione Puglia Raffaele Piemontese ha introdotto invece le start up e imprese innovative: Innovative Solutions, Tactile Robots, La Scuola Open Source, Coop Rehardwareing, Fluctomation, Mindesk, New Gluten World, Vinoled. Alcune di esse si sono avvalse di strumenti di incentivazione regionale legati alle politiche giovanili, incluso l’ultimo bando Pin.
“Abbiamo creato e organizzato – ha detto Piemontese - opportunità di accesso a strumenti e risorse per accrescere il cosiddetto bilancio delle competenze, il bagaglio che definisce le potenzialità di realizzazione di un progetto di vita, di un’ambizione professionale, di un’idea di impresa. Siamo la Regione che investe 20 milioni di euro per imparare a far camminare un'idea innovativa nell'economia reale; 190 milioni sulla Crescita Digitale, la quota di FESR 2014-2020 più alta tra le regioni italiane. Per parafrasare lo slogan di "PIN", crediamo che questa sia la combinazione indovinata per sbloccare il futuro di una generazione”.
Anche l’assessore all’Industria turistica e culturale Loredana Capone, pur non potendo partecipare ai lavori per altri impegni istituzionali ha voluto sottolineare che “la Puglia turistica investe nell’innovazione e nelle tecnologie da anni, grazie anche al supporto dell’assessorato allo Sviluppo economico. La digitalizzazione riveste un ruolo importante per l’evoluzione della strategia turistica, così come ci dimostrano i trend della domanda e dell’offerta ogni giorno. Per questo vogliamo investire nelle competenze digitali dei singoli operatori e dei singoli Comuni, dando loro gli strumenti per accrescere il loro potenziale. Con il Piano Strategico del Turismo Puglia365 sull’Innovazione ci stiamo occupando di Digitalizzazione del comparto turistico (dell’offerta), di Profilazione dei turisti che ci visitano (digitalizzazione della domanda) mediante analisi web e celle telefoniche e di Studi e ricerche che monitorano le tendenze e i nuovi trend. La Puglia nella sua opera di innovazione ha digitalizzato circa 6.000 strutture ricettive, mettendole insieme a più di 1.300 operatori dei Servizi per il turismo; oltre 1.500 organizzatori di eventi hanno caricato 2.200 eventi solo nel 2017”.
Sono intervenuti Anna Giunta, Riccardo Zecchina, Stefano Iacus, Massimo Canducci, Simona Macellari, Roberto Bianco, Gianvito Lanzolla, Andrea Lasagna,Massimiliano Ventimiglia, Martha Friel, Armando Peres, Matteo Cerri, Lorenzo De Michieli, Antonio Moschetta.
Nell’Agorà dell’Innovazione, nove imprese (start up e innovative) della Puglia, appositamente selezionate hanno esposto progetti e prototipi originali, spettacolari e capaci di sorprendere e coinvolgere.
La giornata si è conclusa con l’esibizione musicaledi Raffaele Casarano & Mirko Signorile ‘Medina live’ jazz duo, grazie alla collaborazione di Teatro Pubblico Pugliese.