La Puglia è una terra accogliente e dinamica, creativa e internazionale. È una regione in cui lo sviluppo evolve nella dimensione della condivisione, della sostenibilità e del benessere. È il luogo nel quale tradizione ed autenticità, tecnologia e innovazione, attenzione per l’ambiente e per l’uomo si fondono e crescono nel coinvolgimento e nella partecipazione dei cittadini.
È una combinazione unica di saperi antichi, di industrie manifatturiere, di autentico stile italiano e qualità inimitabile, con una innata propensione per l’economia circolare e l’industria creativa.Qui l’attenzione per l’aumento della competitività coglie le sfide dell’Industria 4.0 e di un turismo che duri 365 giorni l’anno, ma realizza anche un welfare all’avanguardia in Italia. Perché in Puglia ogni sforzo è diretto a creare le condizioni per “una lunga vita felice”, senza che nessuno ne sia escluso.


La Puglia in numeri

Superficie: 19.541 Km2. 
Costa: 865 Km.
Popolazione: 4.029.053 (Istat, gennaio 2019); 206,2 abitanti /Km.
Pil Puglia anno 2019 a prezzi di mercato (valori concatenati con anno di riferimento 2015):  73,063 miliardi di euro (+4,36% nel2019 rispetto al 2014) (fonte Istat).
Pil procapite 2019 a prezzi di mercato (valori concatenati con anno di riferimento 2015): 18.176 euro (fonte Istat).
Imprese: 326.705 aziende con sede principale in Puglia attive nel 2019, una ogni 12 abitanti (fonte CCIAA Bari).
Occupati: 1.234.000 lavoratori nel 2019 (fonte Istat).
90.000 occupati in più negli anni 2015-2019 (fonte Istat).
Export: 8,963 miliardi valore export 2019 (+10,42% rispetto al 2018, +20,48% rispetto al 2008) (fonte I.stat).
Turismo estero: nel 2019: +12,5% gli arrivi e più 8% le presenze (fonte Osservatorio sul Turismo della Regione Puglia).

I settori strategici

Economia della conoscenza e dell’innovazione

Aerospazio

551 imprese.
7.941 addetti.
737,9 milioni l’export nel 2019 (+31,8% rispetto al 2018), con un’incidenza sul risultato esportativo nazionale dell’11,9% (nel 2009 era meno del 5%).
L’unica regione italiana con la filiera completa.
Leader nei materiali compositi in fibra di carbonio, nei sistemi intelligenti motoristici, aeronautici e spaziali.
Un aeroporto dedicato al “Test Bed” di aeromobili a pilotaggio remoto, destinato a diventare il primo ed unico spazioporto italiano.
Rilevanti progetti di ricerca per lo sviluppo dei droni.

Green economy
27.078 imprese hanno investito in prodotti e tecnologie verdi dal 2015 al 2019.
21.316 nuovi contratti per green jobs nel 2019.
La Puglia si classifica all’ottavo posto in Italia sia per le imprese che hanno realizzato eco-investimenti sia per le assunzioni nei green jobs.
Leader in Italia per la produzione di energie rinnovabili da fonte eolica e fotovoltaica.
Il 48,5% dei consumi di energia elettrica è coperto da fonti rinnovabili (Istat, dati riferiti al 2018, ultimi disponibili).


Meccanica e meccatronica
7.299 imprese e 50.728 addetti.
Più di 3,58 miliardi l’export nel 2019, il 40,5% dell’intero fatturato export pugliese in crescita del 23,3% rispetto al 2018.
Meccatronica del barese migliore distretto del Mezzogiorno per crescita e redditività.
Leader nell’automotive, nei macchinari per la diagnostica della rete ferroviaria, nella progettazione e costruzione di linee automatizzate di produzione, nel campo biomedicale.


Farmaceutico e biomedicale
1.195 imprese e 2.937 lavoratori
912,4 milioni di euro l’export dei medicinali e preparati farmaceutici e di apparecchiature elettroterapeutiche e strumenti medicali nel 2019, il 10,3% del totale delle esportazioni della Puglia.
Leader nella diagnostica avanzata, sviluppo nuovi materiali, medicine e terapie personalizzate, processi produttivi innovativi utili anche per altri settori e per l'Impresa 4.0.


ICT
4.789 imprese e 15.261 addetti.
Più di 135,9 milioni di euro il fatturato export nel 2019, per la categoria “Computer e prodotti di elettronica ed ottica”.
Gestione delle risorse umane, produzione di sistemi telematici per usi diagnostici, progettazione di applicazioni per la pubblica amministrazione e per la logistica di filiera le nuove specializzazioni.

Economia della qualità e del made in Italy

Agroalimentare
82.321 imprese e 249.835 lavoratori.
Più di 1,6 miliardi l’export nel 2019, il 18,2% dell’intero fatturato export della Puglia.
266.274 ettari di superfici agricole investite a biologico nel 2019 (+1% rispetto al 2018). Puglia seconda regione in Italia (fonte: Bio in cifre 2020).
Leader in Italia per produzione ed export di olio di oliva, vino, grano duro, uva da tavola, pomodori, mandorle, olive, carciofi e ciliegie, ortofrutta da coltivazione biologica. Ampia gamma di prodotti tipici certificati: 183 “Prodotti di qualità” riconosciuti dalla Regione Puglia e 58 prodotti iscritti nel Registro delle denominazioni di origine protetta, delle indicazioni geografiche protette e delle specialità tradizionali garantite (dati al 2019).
202 Masserie didattiche riconosciute dalla Regione Puglia.


Moda
4.087 imprese e 36.809 lavoratori.
Più di 710 milioni l’export nel 2019.
Sartoria di altissima gamma e innovazione tecnologica.
Leader per gli abiti da sposa e cerimonia.
Importante polo produttivo calzaturiero, specializzato anche nelle scarpe antinfortunistiche e da lavoro.
Presenza di più poli produttivi per calzature da passeggio.


Sistema casa
2.897 imprese e 18.740 addetti.
Oltre 338,9 milioni l’export nel 2019, incidenza del comparto Mobile sull’export nazionale del 3,4%, la più alta del Mezzogiorno.
Brand internazionali producono e creano in Puglia.
Leader per il mobile imbottito, in crescita il comparto della domotica e il design.

Collocata a sud-est della penisola italiana, al centro del Mediterraneo, la Puglia, da sempre, è un imbarco privilegiato per l’Oriente. Basti pensare alla “Valigia delle Indie”, la storica linea terrestre e marittima britannica che a fine Ottocento da Brindisi salpava per Bombay collegando l’India con Londra.
La Puglia è attraversata dai grandi corridoi internazionali est-ovest e nord-sud.
È una piattaforma logistica per i trasporti di merci e persone nel mezzo del Mediterraneo, con ottimi collegamenti via aerea, mare, ferro e strada.
Oggi nuovi servizi infrastrutturali favoriscono sperimentazioni e ricerca industriale.

• 9 Porti
  3 porti maggiori:
  Taranto (transhipment container hub).
  Bari e Brindisi (trasporti merci e passeggeri).
  6 porti minori:
  Manfredonia (Fg), Barletta (Bt), Molfetta (Ba), Monopoli (Ba), Otranto (Le), Gallipoli (Le).
• 4 Aeroporti
  Bari – Karol Wojtyla  (aeroporto strategico aperto al traffico internazionale).
  Brindisi – Aeroporto del Salento (aeroporto di interesse nazionale aperto al traffico internazionale).Taranto – Grottaglie (aeroporto di interesse nazionale quale piattaforma logistica integrata a supporto di ricerca e sviluppo industriale nel settore dell’aerospazio – Test bed per i velivoli senza pilota e destinato a diventare il primo spazioporto in Italia, pronto ad accogliere, i voli suborbitali ed il lancio di microsatelliti).
  Foggia – Gino Lisa (aeroporto regionale).
  117 le destinazioni internazionali collegate con voli passeggeri diretti (tra Bari e Brindisi).
  Oltre 8,2 milioni di passeggeri nel 2019 per gli aeroporti di Bari e Brindisi.
• Strade tra le migliori in Italia: 12.000 chilometri.
• Un grande interporto per trasferimento merci.
• Un centro congressi internazionale.
• Rete ferroviaria: 1.583,4 km.

La Puglia è una regione giovane con un’età media della popolazione tra le più basse d’Italia.
Ha un sistema di formazione di eccellenza anche nei comparti tecnici che negli ultimi anni si sono arricchiti del personale altamente specializzato degli Istituti per tecnici superiori. Ha un numero altissimo di laureati in discipline scientifiche e di ingegneri.
A tutto ciò si aggiungono le iniziative del governo regionale che sostiene formazione e idee imprenditoriali giovanili con politiche e incentivi mirati.
Chi investe in Puglia ha a propria disposizione personale giovane, qualificato e affidabile.

Popolazione di 30-34 anni laureata (al 2018)

Mezzogiorno: 21,2%.

Puglia: 21,8%.

Indice di vecchiaia a gennaio 2018

Italia: 168,9%.

Puglia: 162,5%.

Formazione tecnica d’eccellenza

142 Istituti tecnici (anno scolastico 2018-2019)

6 Istituti tecnici superiori (Its) – Scuole per tecnologie applicate nei settori della Meccanica e Meccatronica (Bari), Aerospazio (Brindisi), Logistica (Taranto), Agro-alimentare (Locorotondo - Ba), Turismo (Lecce), Ict (Foggia).

Programmi di studio con il 30% delle ore direttamente in azienda. Tasso di occupabilità pari all’80% ad un anno dal diploma.

2 eccellenti scuole di Ingegneria:

- Politecnico di Bari, unico nel Mezzogiorno;

- Università del Salento.

Corso unico in Italia di "Ingegneria dei sistemi logistici per l'agroalimentare", erogato in sinergia fra l'Università degli Studi di Foggia ed il Politecnico di Bari.

17.122 ingegneri iscritti all’Albo nelle sei province pugliesi (al 10 maggio 2019).

Incentivi per i giovani

• NIDI (Nuove iniziative di impresa)

L’intervento permette a persone con difficoltà ad accedere al mondo del lavoro, tra cui i giovani, di avviare una nuova impresa con un contributo a fondo perduto e un prestito rimborsabile. Tra i beneficiari della misura compaiono anche imprese impegnate nella gestione dei beni confiscati alla criminalità organizzata. Agevola investimenti compresi tra 10mila e 250mila euro.

 

• PIN – Pugliesi Innovativi

L’iniziativa si rivolge a tutti i giovani che hanno un’idea imprenditoriale e vogliono provare a metterla in pratica con un finanziamento a fondo perduto tra 10mila e 30mila euro e un set di servizi di accompagnamento e rafforzamento delle competenze.  

 

• Pass Laureati

L’intervento valorizza le capacità e le potenzialità creative, professionali e occupazionali dei giovani laureati pugliesi concedendo bonus formativi per l’iscrizione a master di I o II livello in Italia e all’estero con importi massimi di aiuto da 7.500 a 10.000 euro.

• Garanzia Giovani

Lo strumento ha l’obiettivo di garantire ai giovani un percorso di reinserimento nel sistema di istruzione e formazione o di inserimento nel mondo del lavoro attraverso orientamento, attività formativa, accompagnamento al lavoro, tirocini.

 

• Luoghi comuni

La misura finanzia con risorse sino a 40mila euro organizzazioni giovanili del Terzo Settore, che si impegnano a strutturare progetti di innovazione sociale costruiti sia sulle esigenze delle comunità locali sia su spazi pubblici sottoutilizzati e da valorizzare.

La Regione Puglia propone alle imprese che vogliono investire nel suo territorio incentivi mirati e flessibili, in grado di sostenere i programmi di crescita e di innovazione delle imprese. Così investire in Puglia conviene: sono agevolate le spese degli investimenti industriali per innovare processi e prodotti, per fare ricerca industriale e per internazionalizzare.

Gli interventi regionali sono “a sportello”, privi di una scadenza prefissata, sempre aperti in funzione della disponibilità delle risorse.

Alle imprese è riservata un’attenzione costante. Le istruttorie sono semplificate con procedure online attraverso il portale Sistema Puglia. L’interlocuzione diretta con le aziende è continua. Le imprese possono realizzare i loro progetti in modo veloce ed efficace.

• Incentivi mirati, flessibili e con procedure a sportello.
• Istruttorie semplificate attraverso le procedure online.
• Interlocuzione diretta con le imprese da parte di Puglia Sviluppo.

Programmazione 2014-2020

La Regione Puglia riserva alla crescita e all’innovazione delle imprese risorse per oltre 2 miliardi di euro.

Gli strumenti di sostegno alle imprese

• Contratti di Programma
  
  Rivolti a grandi imprese, favoriscono sviluppo, occupazione, competitività e attrattività dei territori, finanziando investimenti per macchinari, suolo, opere murarie, ricerca e sviluppo, e, per le Pmi aderenti al progetto, anche servizi per l’innovazione e l’internazionalizzazione.
  Agevolano investimenti tra 5 e 100 milioni di euro
  
  

• Programmi integrati di agevolazione PIA
  
  PIA Medie Imprese
  Rivolti alle medie imprese, creano occupazione, promuovono la stabilità sociale e sviluppano dinamismo economico sostenendo investimenti per macchinari, opere murarie, ricerca e sviluppo, servizi per internazionalizzazione, e-business e tutela dell’ambiente. Agevolano investimenti tra 1 e 40 milioni di euro.
  
  PIA Piccole imprese
  Coinvolgono le piccole imprese nei processi di sviluppo favorendo gli investimenti in ricerca, innovazione, internazionalizzazione, la realizzazione di nuove unità produttive, l’ampliamento di quelle esistenti, la diversificazione di prodotti e processi.
  Agevolano investimenti tra 1 e 20 milioni di euro.
  
  PIA Turismo
  Destinati a imprese di tutte le dimensioni, migliorano l’offerta turistica territoriale attraverso il recupero del patrimonio immobiliare esistente sia di pregio che in stato di degrado e favoriscono la destagionalizzazione attraverso servizi connessi (porti turistici, campi da golf, infrastrutture sportive per eventi agonistici).
  Agevolano investimenti tra 1 e 40 milioni di euro.
  
  

• TecnoNidi
  

  Lo strumento offre un pacchetto di aiuti per l’avvio e lo sviluppo di startup tecmologiche mediante un prestito rimborsabile ed una sovvenzione, sia per gli investimenti che per le spese di gestione. Sostiene piani di investimento a contenuto tecnologico compresi tra 25mila e 350mila euro.
  
  

• Fondo Minibond 2014-2020 

  L’innovativo intervento di ingegneria finanziaria consente alle Pmi pugliesi di finanziare i propri piani di investimento aziendale attraverso l’emissione di minibond (strumenti obbligazionari). Potranno essere sostenuti investimenti in attivi materiali ed immateriali e spese in capitale circolante legato ad attività di sviluppo o espansione. L’importo dei singoli minibond è compreso tra 2 e 10 milioni di euro.
  
  

• Incubatori per le imprese
  La società regionale Puglia Sviluppo Spa fa parte della rete europea EBN Innovation Network e mette a disposizione di start up e imprese innovative, due incubatori nelle sedi di Modugno (Ba) e Casarano (Le), con costi vantaggiosi, dotati di banda ultralarga a 100 mbps, servizi e spazi di lavoro.
  Gli avvisi sono nell’omonima sezione di questo sito.

Alcune multinazionali che stanno investendo in Puglia

Centro Studi Componenti per Veicoli (Bosch); Experis (ManPowerGroup); Fpt Industrial (CNH Industrial N.V); Ge Avio (General Electric); In & Out (Teleperformance SE); Jindal films Europe Brindisi  (BC Jindal); Magna PT (già Getrag Spa) (Magna International INC); Magneti Marelli (Fiat Powertrain); Merck Serono  (Merck); Sanofi (gruppo Sanofi); Sipal (Fininc Italia); Sisecam Flat Glass South Italy (Türkiye ÅžiÅŸe ve Cam Fabrikaları A.Åž); SKF Industrie (gruppo SKF); Sqs Italia (SQS Software Quality System AG); Transpod Italy (TransPod Inc); Vetrerie Meridionali (gruppo O-I);

I gruppi esteri provengono prevalentemente da Germania, Francia, Olanda, Turchia, Svezia, India, Canada, Stati Uniti.

I Distretti produttivi pugliesi

Aerospaziale / Agroalimentare di Qualità Jonico-Salentino / Agroalimentare di Qualità Terre Federiciane / Ambiente e Riutilizzo / Comunicazione, editoria, industria grafica e Cartotecnica “Dialogòi” / Edilizia Sostenibile / Energie rinnovabili ed Efficienza energetica “La Nuova Energia” / Filiera Moda / Florovivaistico / Informatica / Lapideo / Legno Arredo / Nautica da Diporto / Logistico / Meccanica /  Pesca e Acquacoltura / Puglia Creativa / Turismo.

Il territorio della Puglia dispone di grandi aree per gli insediamenti industriali. Dalla Capitanata al Salento sono almeno venti le zone attrezzate più importanti dove è possibile realizzare nuovi stabilimenti o riqualificare quelli già esistenti.

Oggi la Regione mette a disposizione delle imprese interessate ad investire in Puglia un’articolata mappatura realizzata per iniziativa di Puglia Sviluppo.

Il documento evidenzia anche i legami con il mondo della scuola (istituti tecnici) e con i centri di ricerca pubblici e privati.

20 Aree industriali principali

Area industriale di Bari-Modugno / Area industriale di Molfetta / Area Pip di Gioia Del Colle / Area industriale di Brindisi / Area Pip di Francavilla Fontana / Agglomerato di Ascoli Satriano / Agglomerato di Incoronata / Agglomerato di Lucera / Agglomerato di Manfredonia-Monte Sant’Angelo / Area Pip di Candela / Agglomerato di Galatina-Soleto / Agglomerato di Lecce-Surbo / Agglomerato di Nardò-Galatone / Agglomerato di Gallipoli / Area industriale di Maglie-Melpignano  / Agglomerato di Tricase-Specchia-Miggiano / Area Pip di Casarano / Area industriale di Taranto / Area Pip di San Giorgio Ionico / Area Pip di Grottaglie.

Area industriale di Bari-Modugno

1161 ettari di superficie.

817 aziende insediate.

20 ettari di superficie disponibile.

Area industriale di Brindisi

2.700 ettari di superficie.

239 aziende insediate.

300 ettari di superficie disponibile.

Agglomerato di Incoronata (Foggia)

636 ettari di superficie.

37 aziende insediate.

82,5 ettari di superfice disponibile.

Agglomerato di Lecce-Surbo

260 ettari di superficie.

154 aziende insediate.

15 ettari di superfice disponibile.

Area industriale di Taranto

2.203 ettari di superficie.

90 aziende insediate.

31 lotti disponibili.

Oggi in Puglia opera un vero e proprio ecosistema dell’innovazione nel quale il lavoro di università e organismi di ricerca è fortemente integrato con il sistema delle imprese ed orientato all’offerta ed alla produzione scientifica e tecnologica.

Il sistema della formazione è inserito nel circuito dei centri di ricerca internazionali, con cui collabora in numerosi programmi. Nanotecnologie, microlavorazioni laser, risonanza magnetica e tecniche di ricerca avanzata applicate all’aerospazio, alla meccatronica, all’agroalimentare, all’energia rinnovabile, alle biotecnologie e ai nuovi materiali, animano la ricerca made in Puglia contribuendo all’innovazione di processo e di prodotto. A ciò si aggiungono risultati di rilevanza mondiale anche nel campo nella fisica delle particelle.

La Regione Puglia ha dedicato il nuovo ciclo di programmazione alle specializzazioni intelligenti attivando la Smart Specialization Strategy con tre aree di innovazione prioritarie: Manifattura sostenibile; Salute dell’uomo e dell’ambiente; Comunità digitali, creative e inclusive. 

 Il modello è quello della quadrupla elica, che mette in rete enti di ricerca, imprese, pubblica amministrazione e cittadini introducendo per la prima volta la presenza del cittadino-utente.

 La rivoluzione digitale pugliese è stata avviata, invece, con l’Agenda Digitale Puglia 2020, che ha l’obiettivo di rafforzare il sistema digitale regionale attraverso l’integrazione tra infrastrutture, servizi e contenuti digitali in grado di garantire la partecipazione dei cittadini alla vita politica e la creazione di condizioni favorevoli allo sviluppo di nuove imprese.

A favorire l’innovazione in Puglia è anche la copertura di banda larga e ultralarga. La Puglia è tra le prime regioni in Italia per copertura di banda ultralarga anche grazie agli importanti investimenti realizzati dalla Regione.

 

In Puglia è consolidata la collaborazione fra numerosi soggetti: Regione Puglia, ARTI, InnovaPuglia, Puglia Sviluppo, Università, Politecnico, Centri di ricerca pubblici e privati, Reti di laboratori pubblici, ILO (Uffici per il trasferimento tecnologici), Spin off, imprese innovative, start up.

Tra questi:

- 4 Università.

- 1 Politecnico (l’unico del Mezzogiorno).

- 243 corsi di laurea attivati nell’anno accademico 2018-2019, di cui 15 erogati interamente in lingua inglese.

- 247 mila occupati con titolo di studio laurea e post laurea nel 2018 (erano 233mila nel 2017, 207mila nel 2015 e 187mila nel 2010).

- Il Parco tecnologico di Tecnopolis.

- Il Ciheam, organizzazione intergovernativa alla quale aderiscono 13 Paesi mediterranei, ha a Bari un centro di eccellenza di formazione postuniversitaria, ricerca e progettazione.

- Principali enti pubblici di ricerca scientifica come CNR, Enea, INFN, istituti di ricovero e cura a carattere scientifico, il centro di ricerche Bonomo, istituti di ricerca di rilievo internazionale.

-  TecnoMED - TecnoPolo per la Medicina di Precisione, istituito da Regione Puglia, Cnr Nanotec, Irccs ‘Giovanni Paolo II’ e Università di Bari, in cui convergono nanotecnologie, oncologia e neuroscienze.

- 6 distretti tecnologici: D.A.Re Agroalimentare, Dhitech High Tech, Di.T.N.E Energia, Dta Aerospaziale, H-BIO Biotecnologie, Medis Meccatronica.

- 5 Aggregazioni Pubblico-Private per la ricerca: Innovaal, MBLab, Textra, Risma, Ritma.n

- 477 start up ad agosto 2019.

- Imprese Spin-off attive in Puglia: 5,1% del totale nazionale al 31 dicembre 2019. Puglia 8^a in Italia e 1^a nel Mezzogiorno.

- 90,6% delle unità immobiliari da raggiungere a fine 2019 con  banda ultralarga. La copertura nazionale prevista è del 79,5% (fonte: Infratel Italia).

- raddoppiati gli investimenti in ricerca e sviluppo realizzati dalle imprese grazie agli incentivi regionali:  dal 18% del ciclo 2007-2013 al 36% circa del ciclo 2014-2020.

 La Regione Puglia ha potenziato la rete di infrastrutture sociali. Chi investe in Puglia oggi mette a diposizione dei propri dipendenti numerosi asili nido e buoni servizio che consentono di contribuire al pagamento delle rette e di sostenere servizi per infanzia e non autosufficienza a cui si aggiunge il fondo per il sostegno ai genitori. Un aiuto enorme dunque per le famiglie dei lavoratori e delle lavoratrici.

E per chi non ha un impiego, la Regione Puglia, prima in Italia, ha varato il ReD, reddito di dignità, come strumento di contrasto alla povertà assoluta e di supporto ad un percorso più ampio di inserimento sociale e lavorativo. Il ReD ha integrato sino a fine 2017 l’intervento nazionale denominato SIA e da gennaio 2018 ha integrato il ReI - Reddito di Inclusione, aumentando così la quota di sostegno alle famiglie e la platea dei beneficiari.

A maggio 2019 è partito il Reddito di dignità 3.0, la nuova versione della misura regionale di sostegno al reddito che questa volta si rivolge direttamente a coloro che non abbiano i requisiti per presentare la domanda dell’iniziativa nazionale del Reddito di Cittadinanza, ovvero per i quali il Reddito di Cittadinanza non fornisce risposte adeguate.

650 Asili nido e servizi innovativi per la prima infanzia.

32mila famiglie beneficiarie a marzo 2019 della misura regionale ReD e delle misure nazionali complementari.

La Regione Puglia esprime un governo autonomo in diversi campi legislativi e finanziari. Può adottare un proprio statuto, emanare leggi e atti amministrativi, gestire le entrate e le spese. A questa autonomia, comune alle altre Regioni italiane, si aggiunge, nel caso della Puglia, una notevole stabilità politica che le permette di mettere in campo una serie di azioni volte a renderla attrattiva e più appetibile agli investitori. Tra queste, la capacità di spesa dei fondi strutturali.

Con la nuova programmazione investimenti fino al 2023.

7,1 miliardi di dotazione (5,6 miliardi di quota pubblica Fesr e 1,5 miliardi di quota pubblica Fse).

11 obiettivi tematici.

13 assi prioritari.

3 macroaree di intervento coerenti con le 3 priorità della strategia Europa 2020:

- politiche per la ricerca e l’innovazione;

- politiche di contesto (infrastrutturazione e ambiente);

- politiche per il mercato del lavoro, l’inclusione sociale e il welfare.

Lo stile di vita di un territorio è il valore aggiunto per chi decide di investire. Luoghi, cultura, qualità della vita hanno reso il brand Puglia famoso nel mondo. Oggi questa regione è una destinazione internazionale per le vacanze, per gli eventi aziendali di alta gamma e per gli acquisti immobiliari di chi decide di trasferirsi da ogni parte del mondo.

La Regione Puglia sta investendo su cultura e turismo con due programmi straordinari entrambi condivisi con un ampio processo di partecipazione.

Tra le prime in Italia ha costruito il Piano strategico del Turismo Puglia365, un vero e proprio business plan che prevede azioni e progetti fino al 2025. Il brand Puglia è promosso come esperienza da vivere, come nuova destinazione italiana autentica e fuori dai circuiti di massa e soprattutto godibile per 365 giorni l’anno.

La Regione si è dotata inoltre di un piano strategico anche per la cultura “PiiiL Cultura Puglia”, che ha obiettivi pluriennali. Nell’acronimo i cinque temi fondamentali del piano: prodotto, identità, innovazione, impresa e lavoro. Così la cultura diventa un modello innovativo ed alternativo di sviluppo economico che partendo dalla Puglia può essere replicato in tutto il Mezzogiorno.

15,4 milioni di presenze turistiche nel 2019 (+1,6% rispetto al 2018).

4,2 milioni di arrivi (+4,7%) di cui un milione dall’estero. Un turista su quattro è straniero.

Turismo estero: +12,5% gli arrivi e più 8% le presenze.

7.600 strutture ricettive (+14% rispetto al 2018), 268mila posti letto.

Tasso d’internazionalizzazione dell’incoming nel 2019 (arrivi): 27,5% (25,5% nel 2018, +2 punti percentuali in un anno).  

178mila occupati diretti nel 2019  (fonte: CCIA Bari).

Aumento dei collegamenti aerei internazionali e nazionali sostenuto dalla Regione.

 

Sistema produttivo culturale e creativo:

Imprese del Core Cultura nel 2018: 13.623.

Valore aggiunto del sistema produttivo culturale e creativo: 2,913 miliardi di euro, il 4,3% del valore aggiunto complessivo regionale.

Occupati: 60.400.

Apertura in Puglia, a Lecce, della nuova sede della Scuola Nazionale di Cinema del Centro Sperimentale di Cinematografia (quinta sede distaccata in Italia), unica istituzione pubblica di alta formazione nel campo cinematografico.

Per chi vorrà investire in Puglia il futuro è 4.0.

Le nuove politiche regionali sono concentrate sull’innovazione dell’Impresa. È questa l’ulteriore espansione del programma strategico della Regione Puglia Smart Puglia 2020 dedicato alle specializzazioni intelligenti: portare l’Impresa ad un livello di innovazione 4.0.

La Puglia non parte da zero. Il sostegno che la Regione sta offrendo alle imprese per spingere ricerca e sviluppo nell’ambito delle aree di innovazione ha consentito alle aziende di raggiungere un valore aggiunto ed un livello di maturazione tale da compiere il salto verso l’Impresa 4.0. Una sfida necessaria perché le aziende non siano tagliate fuori dal mercato ma anche complessa perché riduce alcune figure professionali e ne crea di nuove.

Così la Puglia vuole essere all’interno del cambiamento: arricchisce il territorio di tecnologie all’altezza delle sfide globali e stimola le scuole e le università a formare personale in grado di accompagnare e completare il cambiamento.

In questo contesto e come anticipazione delle nuove politiche, la Regione attraverso Puglia Sviluppo ha attivato TecnoNidi, il più innovativo tra gli strumenti regionali di incentivazione per le imprese perché favorisce la nascita e lo sviluppo delle start up ed ha un grande potenziale attrattivo anche per le piccole imprese purché innovino ed investano in Puglia. E, a sostegno dell’evoluzione del tessuto produttivo pugliese, attraverso l’ARTI, la Regione ha lanciato l’intervento Estrazione dei Talenti, per fornire competenze e know how specialistici a team di aspiranti imprenditori innovativi, tramite percorsi personalizzati di accompagnamento alla creazione d’impresa nell’ambito delle aree prioritarie di innovazione I gruppi selezionati sulla base dell’idea progettuale usufruiranno di percorsi erogati da 25 factory, cioè da raggruppamenti di soggetti qualificati pubblici e privati, già selezionate con un altro avviso.

Per rafforzare ulteriormente l’innovazione delle aziende con prodotti, idee e brevetti nuovi, la Regione Puglia ha attivato, attraverso la società in house InnovaPuglia, lo strumento di agevolazione Innoaid, che incrementerà la domanda di innovazione da parte delle micro, piccole e medie imprese mediante l’acquisizione di servizi  tecnologici avanzati e qualificati.