La presidente del Cda Grazia D’Alonzo: “Così abbiamo trasformato le minacce della crisi in occasioni di crescita”.
Ogni euro di risorse pubbliche gestite da Puglia Sviluppo ha attivato 2,5 euro di investimenti privati.
È quanto emerge dal Bilancio di sostenibilità della società in house della Regione Puglia presentato oggi, nella sede di Modugno, in provincia di Bari, alla presenza del presidente Michele Emiliano e dei vertici di Puglia Sviluppo.
Il dato si riferisce all’anno 2018 e fotografa 12 mesi di attività nei quali ben 2.655 imprese hanno presentato richiesta di agevolazioni e 2.347 sono state ammesse a finanziamento. Nello stesso periodo sono stati attivati investimenti per 634 milioni di euro e concesse agevolazioni per 258,2 milioni.
Un anno, il 2018, particolarmente concentrato sull’interesse per il rafforzamento di ricerca, sviluppo e innovazione, la leva più potente ed efficace per lo sviluppo della competitività delle imprese in Italia e ancora di più all’estero. A tal punto che, nei 12 mesi, il rapporto tra il totale degli investimenti ammessi e quelli espressamente dedicati a ricerca, sviluppo e innovazione è salito al 70 per cento, generando un valore di quasi 152 milioni di euro considerando le quattro misure che prevedono investimenti specifici.
“Stiamo costruendo – ha detto il presidente Emiliano - una politica economica della Regione Puglia coordinata a partire proprio da questo luogo, Puglia Sviluppo. Perché qui sono racchiuse competenze e professionalità che poi producono risultati eccellenti come quelli presentati oggi.
Innovazione e produzione devono andare insieme, così come le politiche attive per il lavoro - e penso al Reddito di dignità - e per la formazione.
Noi abbiamo bisogno di evolvere in fretta e stiamo lavorando a un grande progetto per riportare a casa coloro che sono dovuti andare via, all’estero, e per evitare di perdere ancora popolazione.
Non possiamo più permetterci che le speranze dei giovani vengano coltivate altrove. Continuiamo quindi a incrementare il ruolo di Puglia Sviluppo che rappresenta una punta avanzata della Regione e un orgoglio della nostra amministrazione”.
Ma perché un bilancio di sostenibilità? A spiegarlo è la presidente del cda di Puglia Sviluppo Grazia D’Alonzo: “Questo documento non è un bilancio di esercizio. Non contiene costi e ricavi, ma serve a misurare l’impatto della nostra società con il mondo e le persone. Redigendolo ogni anno dal 2015 compiamo un atto di comunicazione trasparente fondato sul dialogo e sul confronto. Ci rivolgiamo a a tutti gli stakeholder, o “portatori di interesse”. In altre parole, a tutti coloro con cui entriamo in contatto: innanzitutto la Regione Puglia, nostro socio unico, e poi i dipendenti e collaboratori, la Commissione europea e altre istituzioni nazionali e sovranazionali, le imprese finanziate, le rappresentanze sindacali e datoriali, il sistema universitario e della ricerca scientifica, le comunità locali e il sistema finanziario. A loro mostriamo l’identità e l’essenza di Puglia Sviluppo, sostenibile perché non solo gestisce gli strumenti agevolativi e finanziari per conto della Regione Puglia, ma li promuove sull’intero territorio regionale, dialogando con tutti i soggetti interessati, affinché le opportunità siano equamente distribuite e contribuiscano a trasformare le minacce della crisi in occasioni di crescita”.
Il Bilancio dimostra come Puglia Sviluppo sia sostenibile anche all’interno della sua organizzazione, nei confronti dei 72 lavoratori ai quali garantisce la conciliazione lavoro/famiglia attraverso part-time, telelavoro e orario compattato mentre assicura il rispetto dell’uguaglianza di genere.
Un tema, quest’ultimo, sul quale la presidente Grazia D’Alonzo ha voluto soffermarsi: “Puglia Sviluppo – ha sottolineato - realizza la parità nel rapporto tra retribuzione maschile e femminile sia per i quadri che per gli impiegati e sta anche favorendo attraverso gli strumenti di agevolazione una maggior presenza di imprenditrici nelle imprese di nuova costituzione. Vedere questi numeri mi rende orgogliosa, in quanto presidente, ma anche fiduciosa, da donna, nella possibilità che queste buone pratiche possano diffondersi e diventare non un caso, ma prassi comuni e diffuse”.
Puglia Sviluppo – si legge sul documento – è sostenibile non solo al suo interno ma anche perché contribuisce allo sviluppo sostenibile attraverso i suoi strumenti di agevolazione, favorendo innovazione, investimenti e occupazione.
Gli strumenti gestiti dal 2015 ad oggi – è stato detto – hanno generato investimenti per più di 4,249 miliardi di euro e stanno creando occupazione per oltre 22mila nuove unità agevolando più di 11.250 imprese e favorendo la creazione di oltre 2500 nuove aziende. “La prossima sfida – ha annunciato il direttore generale Antonio De Vito – è sostenere lo sviluppo delle startup tecnologiche con un fondo parallelo di venture capital e di private equity”.