Il tuffo nel futuro del Wired Digital Day 2020 ha preso corpo ieri sul palcoscenico del Teatro Petruzzelli, gremito di pubblico giovane, per declinare il comune denominatore delle prossime sfide: la sostenibilità, valore che oggi ci mette al passo con i tempi, e domani diventa condizione imprescindibile di tante nuove opportunità.
Così la Puglia si è immersa nel Wired Digital Day, edizione numero 3, voluta dalla Regione Puglia in collaborazione con la società in house Puglia Sviluppo e realizzata da Wired Italia, brand Condé Nast sinonimo di innovazione, tecnologia e ricerca.
L’Italia nello Spazio, connessioni globali, lavoro ai tempi dell’intelligenza artificiale, blue economy, cyber security, cultura e musica, democrazie digitali, progetto Puglia e costruzione di sistemi competitivi, imprese di domani e nuove competenze, capitali coraggiosi, sfide dell’industria nel mondo connesso, sono stati i temi affrontati da professionisti, economisti, studiosi, accademici, ricercatori e artisti, rappresentanti delle istituzioni e manager di successo.
E poi uno sguardo di approfondimento sull’innovazione nella medicina con scienziati, docenti e medici che hanno parlato di healthcare al tempo delle macchine, salute in rete e cibo come medicina.
Sono questi i temi che hanno animato la scena in uno dei Teatri più prestigiosi d’Italia. Argomenti su cui la Puglia e tutto il Sud Italia oggi hanno molto da dire. L’ha sottolineato il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano intervistato dal direttore di Wired Italia Federico Ferrazza.
Wired - ha detto Emiliano - è una rivista che segue la Puglia con grandissima attenzione da sempre. Noi ci sentiamo sotto osservazione ma anche coccolati, perché i nostri risultati sono importanti, Wired non lesina la sua attenzione e riporta la grande attenzione della Puglia di marcare la tutela dell’ambiente e il tema della sostenibilità, che è anche l’argomento della giornata odierna. Questo consente alla Puglia di esibire la sua testardaggine nel difendere la salute, l’ambiente, la ragionevolezza delle imprese industriali, ma contemporaneamente fare dell’approccio scientifico alla decisione politica e dell’innovazione tecnologica la base per l’emancipazione dei sud e del Mezzogiorno.
Oggi è una giornata molto importante: la Puglia si presenta qui con dati economici strepitosi. In quattro anni abbiamo avuto un incremento di più di quattro punti del Pil, abbiamo le esportazioni che sono salite del nove per cento, l’occupazione è aumentata di centotrentamila unità in quattro anni e mezzo”.
“La sostenibilità – ha continuato il presidente – è la chiave dell’unico futuro possibile e la Puglia ha dimostrato ampiamente di aver ricoperto un ruolo importante su questo tema. Abbiamo combattuto battaglie pionieristiche su cui il mondo ci sta dando ragione. Le nostre imprese oggi investono in ricerca sviluppo e innovazione quasi il 40% delle risorse messe a disposizione con i nostri strumenti di agevolazione, più del doppio di cinque anni fa. E proprio grazie all’innovazione hanno reso sostenibili le strutture aziendali, i macchinari, i prodotti. Gli sforzi per la sostenibilità tornano indietro moltiplicati per l’economia e per le persone. La nostra regione sta crescendo ininterrottamente dal 2015 e sono aumentati anche i redditi delle famiglie. Avviene perché la nostra idea di sostenibilità è trasversale ad ogni tema, e perché la stiamo realizzando grazie al coinvolgimento dei cittadini”.
L’assessore regionale allo Sviluppo economico, Cosimo Borraccino, ha sottolineato un altro aspetto della sostenibilità in chiave pugliese. “Abbiamo reso sostenibili i nostri stessi strumenti di agevolazione – ha spiegato – facendone un caso europeo di buone pratiche. Abbiamo puntato moltissimo su settori come l’aerospazio, la meccatronica, l’Ict, le tecnologie per la salute, spingendo le imprese ad innovare. Così la Puglia ha realizzato risultati importanti sui mercati esteri con una crescita del 9% nei primi nove mesi del 2019, la performance migliore del Mezzogiorno e la terza in Italia. Ma allo stesso tempo la Puglia è diventata molto attrattiva: qui stanno investendo con le nostre misure 23 gruppi esteri. I loro progetti valgono più di 664 milioni di euro. Per sviluppare queste idee la strada da percorrere è proprio quella della sostenibilità che vuol dire anche mantenere un dialogo costante con le imprese e il territorio per adattare le misure regionali ai cambiamenti in atto. Poi c’è un altro obiettivo: far rientrare a casa le nostre menti migliori. Molti giovani trasferiti all’estero stanno tornando a casa con strumenti per le startup tecnologiche come TecnoNidi. La nostra intenzione è incidere ancora di più su questi processi”.
Davanti ad un pubblico di giovani, professionisti, studenti, rappresentanti di imprese e istituzioni, uomini e donne, la terza edizione pugliese e del Mezzogiorno del Wired digital day ha provato a cambiare la prospettiva guardando la Terra non dal limite delle nostre città ma dall’immensità dello spazio.
Tra gli interventi più attesi proprio quello dell’astronauta Paolo Nespoli che con 313 giorni, 2 ore e 36 minuti in astronave, ha descritto la sua vita da esploratore dell’infinito e sottolineato come fare ricerca sia un investimento sul futuro. Rivolgendosi ai giovani ha detto: “Prendete il controllo del vostro futuro e sognate cose impossibili perché sono quelle che cambiano voi e il vostro futuro e, quando vi svegliate, datevi da fare per realizzarle”. Infine una riflessione sui confini visti dallo Spazio:“Noi sulla Terra guardiamo i nostri piccoli confini, senza capire che il confine più importante e unico per tutti è uno solo: l'atmosfera”.
Marco Bentivogli, segretario generale della Fim-Cisl e Stefano da Empoli, economista e fondatore di I-Com nel loro dialogo hanno cercato di capire cosa deve fare il Paese per continuare ad essere una potenza industriale in un futuro del lavoro nel quale industria 4.0 e intelligenza artificiale mettono l’Italia nella situazione di dover correre per non perdere terreno.
Gunter Pauli, economista a padre della Blue economy, ha raccontato in collegamento dal Giappone come lo sviluppo sostenibile non sia un’utopia ma una necessità per poter crescere in equilibrio con l’ecosistema e come la tecnologia possa essere messa a servizio dell’ambiente per sviluppare un’economia sostenibile in grado di proteggere la natura. "Ci sono centinaia di esempi - ha detto - per far crescere l'economia utilizzando quello che già abbiamo. Tra queste la risorsa più importante è la luce e invece continuiamo ad utilizzare ancora le onde radio che ci bombardano. Poi ci sono le risorse del mar Mediterraneo come le alghe. Dobbiamo trasformare educazione e formazione nelle università per ispirare meglio i giovani".
Il sociologo ed esperto di new media e tecnologia Evgeny Morozov ha descritto tutti rischi che affrontiamo quando ci confrontiamo con i colossi globali del software e cosa possiamo fare per contrastare il potere dei monopoli digitali e riaffermare la sovranità degli utenti. "I cittadini - ha sottolineato - devono avere il controllo dei dati perché questo migliora la democrazia. Non più in mano a grandi player ma gestiti da noi. Bisogna fare in modo che i cittadini possano mettere insieme, e sotto un unico ombrello, i dati che generano e i Comuni raccoglierli per creare servizi migliori".
Il musicista, produttore e fondatore dei Subsonica Max Casacci ha spiegato invece come la musica e più in generale l’industria culturale possano favorire la valorizzazione delle competenze e il progresso dei territori. “Fare cultura - ha spiegato - significa non limitarsi a produrre un evento. È importante chiedersi quanto di quello che si vede sul palcoscenico venga messo in circolazione e stimoli la creatività. La creatività è la risposta ad un mondo in continua trasformazione. L'abbiamo visto in Puglia dove ho sono accadute cose straordinarie negli ultimi 10 anni”.
Alla manifestazione sono intervenuti anche vicesindaco di Bari Eugenio Di Sciascio, lo scienziato, esperto in reti neurali artificiali e sistemi artificiali adattivi e direttore del Centro di ricerca Semeion Massimo Buscema e il direttore generale di Puglia Sviluppo Antonio De Vito. Il Dg, intervenendo nel pomeriggio nella sessione dedicata ai “Capitali coraggiosi”, ha spiegato: “L'azione che Puglia Sviluppo ha posto in essere in questo ciclo di programmazione, si è concretizzata nella predisposizione di una strumentazione inclusiva, integrata e strutturale, in grado di sostenere il processo di sviluppo e di crescita del sistema produttivo regionale, favorendo al contempo anche la sperimentazione di nuovi modelli di sostegno per le startup tecnologiche”.
Hanno partecipato inoltre Alessandro Lo Volpe, Carola Frediani, Ugo Patroni Griffi, Nicolò Andreula, Luigi Capello, Giovanni Sylos Labini, Ottavio Di Cillo, Antonio Maria Vasile, Marco Curci, Luigi Alfredo Grieco, Giovanni Gorgoni, Giammarco Surico, Giovanni Semeraro, Antonio Moschetta, Fabrizio Sammarco, Giovanni Lagioia. Con loro le storie di alcune startup pugliesi, raccontate da Diego Marra (Cinemagica), Alessio Lo Russo (Roboze) e Isa Cafagna (Predict Healthcare).